IL CORO LIGNEO QUATTROCENTESCO
DI GIULIANO DA MAIANO E DOMENICO DEL TASSO
L’arte lignea nell’area presbiteriale del Duomo di Perugia, da Giuliano da Maiano a Bino Sozi: vicende storiche e problemi critici, in “Storie dell’Arte: studi in onore di Francesco Federico Mancini”, vol. 1, Aguaplano Editore, Perugia, 2023
In una monografia dedicata al «coro ligneo intagliato e intarsiato della cattedrale di San Lorenzo a Perugia», pubblicata nel 2015, è stata annunciata la “scoperta”, nei libri contabili del Duomo custoditi presso l’Archivio di Stato cittadino, di alcune note di pagamento a Giuliano da Maiano e Domenico del Tasso, rinomati legnaioli fiorentini, rinvenimento reso tardivo, secondo l’autrice, da «l’inspiegabile disinteresse storico-scientifico riservato al manufatto». In verità già nel 2008, in una pubblicazione dedicata al vescovo di Perugia Iacopo Vagnucci (personaggio che fu coinvolto indirettamente nella commissione del coro), lo scrivente aveva segnalato la presenza delle suddette note in un breve paragrafo dedicato al manufatto, riservandosi, ancora nel 2016 (monografia sul cortonese Luca Signorelli, pittore conterraneo del Vagnucci), di tornare diffusamente sull’argomento. L’occasione ci viene fornita dal presente volume, celebrativo della figura e degli studi del professor Francesco Federico Mancini, che delle citate pubblicazioni è stato il prefatore.
Il presente saggio, oltre a chiarire e puntualizzare alcuni aspetti legati alla commissione e alla cronologia dello splendido manufatto, nonché relativi alle due botteghe fiorentine che si succedettero nella sua realizzazione, affronta la questione, accantonata troppo in fretta e per nulla scontata, di un possibile spostamento del coro (avvenuto negli anni venti del Cinquecento) dalla navata centrale, dove probabilmente si trovava, alla tribuna absidale, dov’è tuttora collocato. Inoltre traccia una breve panoramica degli altri interventi che, sempre nel campo dell’arte lignea, furono attuati nell’area presbiteriale del Duomo perugino nei decenni successivi all’inaugurazione del coro, per terminare con l’imponente tabernacolo realizzato da Bino Sozi nel penultimo decennio del XVI secolo.
bellissimo prof
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